mercoledì 14 ottobre 2009
La verità nella pubblicità
Fiumi di soldi vengono investiti nei blog, in Facebook e su Twitter quindi non stupisce che la Federal Trade Commission americana abbia deciso di guardare un po' meglio dentro questi investimenti.
L'obiettivo della commissione è quello di salvaguardare gli utenti e i consumatori da potenziali frodi. Perché? Quello che accade è che le aziende paghino persone per postare commenti positivi su prodotti/servizi/persone. Oppure che costruiscano profili fantasma di personaggi famosi che agiscono da testimonial virtuali per promuovere quel prodotto o quel servizio. Tutte cose che rientrano, ovviamente, nella frode al cittadino.
D'altronde la spesa pubblicitaria sui siti di social networking o in quelli a user generated content ha superato il milione di dollari nel 2008 (registrando un +25% rispetto al 2007) e ci aspetta che nel 2009 salga di un altro 20%.
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